23 Maggio 2014

Sì, farò le mie vacanze a Napoli...

"Il Bibliotecario" - il focus di Antonio De Robbio sul blog di NapolinVespa"

Spesso divertirsi stanca , rende nervosi, offre una percezione netta di una perdita di tempo senza uguali. E’ quel modo di divertirsi che la gente di buonsenso chiama DISTRARSI. E’ una cosa inutile, il distrarsi, tanto quanto i cari, vecchi luoghi comuni che ci accompagnano durante la giornata: la fortuna e la sfortuna,  i governanti-tutti-ladri, i miracoli di san cosetto eccetera. Divertirsi nel senso di distrarsi non serve: serve un divertimento vero, grasso, pieno di sana perdita di tempo – come quando si aveva 20 anni. Come scrive Penna: “Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi “.  Il divertimento come distrazione raggiunge poi vette altissime d’estate quando, carichi di impotenza e frigidità, l’uomo e la donna medi DEBBONO andare in vacanza. Magari non conoscono il Vomero… ma volano alle Maldive. Non sanno che a Milano c’è un intero, meraviglioso affresco di Leonardo..ma fanno la fila al Louvre, assediati dal caldo, dalle zanzare e dalle bottigliette d’acqua. E’ il divertirsi “televisivo”, il distrarsi girando un intero museo in meno di 2 ore  ma senza fregarsene nulla, bevendo 214.000 litri di acqua al giorno come dice  la subrettina di turno eccetera eccetera eccetera: inutile descriverlo – il conformismo lo conosciamo, lo viviamo & lo amiamo tutti!  

Io invece le mie vacanze le farò a Napoli – e se fossi di Udine le farei ad Udine, se fossi di Enna le farei ad Enna.  Attenzione, non parlo così perché sono contro i viaggi e il divertimento!!! Tutt’altro! Sono a favore del divertimento grasso & dei viaggi alla sola condizione che ci si diverta davvero, si facciano bagni di mare gioiosi, si vada a fare cose che abbiano la dimensione della gioia e non si perda tempo a distrarsi. Distrarsi poi da cosa ? Le mie vacanze le farò a Napoli e non perderò una sola occasione. Stasera a cena con l’amico elegante, mi godrò i vantaggi di una bella casa lungo il mare. Cena ben fatta, musica, chiacchiere. L’amico ha un piccolo giardino mediterraneo – diciamo lungo il Miglio d’ Oro? Macchia mediterranea, vino. Una sana perdita di tempo (come a 20 anni) si impossesserà di noi e degli altri ospiti. Poi, il giorno seguente, sarò con il pezzentone che conosco da 40 anni. Si girerà per le strade, qualche birra, sigarette, risate dei tempi della scuola che oggi, spesso, lui chiama squola con la Q.  

Sì farò le mie vacanze a Napoli : magari senza farmi ossessionare dalla voglia di “distrazione” , mi farò un intero periodo in un B&B alla Sanità. Non c’azzecca nulla ma almeno perdo tempo gioendo, mi incazzo incazzandomi , faccio incontri incontrando…in una vacanza che ha tutte le caratteristiche dello stare lontano dalla folla che non si diverte! Alla sola Sanità – per esempio – potrei vedere: ipogei, chiese nascoste, delinquenti, fruttaroli, caverne, balconcini ad angolo satellitati da antenne, modernità dei condizionatori d’aria ( bella comodità che è il simbolo del distrarsi !!!) , monaci, chiostri, ospedali antichi, Totò, casa di Totò (mantenuta come se fosse il cesso della casa di Totò!!! ), catacombe, usurai, pistoleri.  Poi, siccome ho voglia di divertirmi, magari chiamo gli amici di Napoli in Vespa (scritto tutto staccato!) per scorrazzare a destra a manca. Meglio che prendere il carnaio della Cumana per andare verso i laghi – direte! E’ vero: fuggire la massa è impossibile a Napoli ma questa massa, dopo che la hai metabolizzata, ti regala gioia…non so perché.  

Sì, sì, è sicuro: farò le vacanze a Napoli! Certo un bagno lungo la Marina non è proprio una cosa dell’altro mondo ma, dopo aver preso il sole sugli scogli, me ne andrei in giro, a Chiaia. Il fresco me lo andrei a prendere a Vico Belledonne…non so perché. Poi mi metterei a fare il giro dei negozi. Prima vado in un bar: mi lavo, mi aggiusto, rimetto la roba del mare nel mio zaino salvavita (un libro, creme, quaderni, tablet-così mi sento moderno) , mi passo il gel tra i capelli e via: a guadare negozi…così…come si guardano i quadri…Beninteso, per evitare il gran caldo c’è la “ strategia chiese “.  Esse sono un luogo di grande freschezza, di calma in un momento di saltellante viaggio in città. Non essendo credente mi sforzo ancor più di rispettare quello che trovo: una funzione, un battesimo, un matrimonio – a chi interessa? Ragion per cui  mi metto lì, buono buono, in fondo oppure in una cappella laterale. Ma a me non interessa: perdere tempo nel fresco di una chiesa, senza fondersi il cervello con l’arte-a-tutti-i-costi, magari (timidamente) cacciando fuori i piedi per incollarli ai marmi rinfrescanti del pavimento…è tutto quello che desidero e voglio fare. 

Dio mio, le vacanze a Napoli! E’ come fare le vacanze a casa propria, direte! Credetemi: non è così. E’ la villeggiatura senza smania, il coricarsi senza doveri, l’andare in giro come una banderuola! Perdere tempo è un’arte che pochissimi conoscono & ancor meno sanno coltivare con grande dovizia di particolari. E Napoli è adattissima per perdere tempo. Seduto, ozierei sui gradini di un palazzo, a Toledo (oppure a Materdei, oppure alla Ferrovia) e mi metterei a guardare la varia umanità, oggi resa ancora più varia dal melting pot della Modernità. Sicuro che non mi fanno il portafoglio se saprò accettare e rispettare le regole di tutte le metropoli , farei amicizia con: u scupatore, il tipo che vende gli accendini, qualche straniero, qualche immigrato, dei simpatici borghesi perdigiorno…con chiunque…se ne ho voglia! Che meravigliosa perdita di tempo! Sì, farò le vacanze a Napoli oppure farò in modo che Napoli farà le vacanze con me. 

Antonio De Robbio 

Photography: Naporama.it