13 Maggio 2014

La Carogna e Napoli sotto attacco per Giochi di Potere!

"Il Bibliotecario" - il focus di Antonio De Robbio sul blog di NapolinVespa.

Avevo deciso di continuare a parlare di luoghi comuni, mettendo l’accento su come essi non sbagliano nei contenuti ma nella forma, ma i fatti che stanno accadendo mi spingono in altra direzione. Cosa sta succedendo, al di là della cronaca? Sta avvenendo che un ennesimo, feroce attacco contro Napoli si consuma, ora dopo ora, affogato nel più becero qualunquismo e cretinismo. Purtroppo, però, se decido di andare al di là della cronaca così mal descritta da giornalisti  “necrofili e deamicisiani“ , decido anche di parlar chiaro.  

L’attacco contro Napoli è parte di un problema molto più grande: solo una ferocissima repressione potrà risolvere questa idiozia che gira intorno al “gioco” del calcio. Prima di tutto, esso non è un gioco o, almeno,  non lo è più da un pezzo. Cosa è dunque? Un luogo della coscienza, della mente, dove si esauriscono le peggiori forze negative, i peggiori istinti. Infatti, vedere 22 miliardari in calzoncini  che corrono dietro una palla, che ad ogni falsa esplosione di gioia (per la vittoria) si toccano, fanno gestacci (il dito succhiato cosa credete che significhi?), imprecano, si agghindano come pagliacci (creste, colori, tatuaggi eccetera)… come potrebbe non tirare fuori i più bassi istinti? E’ solo perversione! Ed allora, ingenuo come un bimbo, dico: bisognerebbe mettere il calcio fuorilegge. Già sento le risposte delle solite prefiche, le solite risposte da quando tutto è merce: non si può… ci sono interessi… le società…Va bene, non si può, allora auspico una repressione totale, feroce, sanguinaria, senza pietà poiché questa barbarie non ha “nessunissimo” aspetto positivo che possa indurre a graziarla con la democrazia! 

Ma siamo sicuri che tutto ciò non  convenga al Potere? Non il solito panem et circenses ma il più geniale divide et impera? Infatti, l’altro giorno, il Potere finse di star lì fermo, di fronte a tanta barbarie, non certo per impotenza, come ha finto di far credere e come i mediocrissimi  media hanno finto di inculcare. Al contrario, al Potere faceva piacere che 4 idioti scatenassero la guerra civile: essi erano e sono conseguenziali al Potere! Quindi, repressione! Feroce, sistematica, scientifica. Come mai la polizia è sempre prontissima a caricare cittadini che protestano per i loro diritti e si comporta invece in modo davvero vago dinanzi a questi figuri? Quindi, ripeto, repressione per tutti!

Ma adesso scendiamo nei particolari, sempre evitando la cronaca per evitare di vomitare analisi che di analitico hanno solo il potere di appartenere a questa od a quella conventicola. E diciamo: c’è un ragazzo napoletano che sta morendo, negli scontri (tra idioti di tutte le razze) i napoletani hanno la peggio, la madre del ragazzo dice che quel Signore (brutto ceffo) Carogna si è dato da fare per aiutare il ragazzo colpito, i romanisti si fanno ritrarre (da Espresso, se ben ricordo) nel loro covo che ricorda il primo ufficio di Mussolini, quando fondò i Fasci di Combattimento… e i media che fanno? Parlano della orrenda maglietta del Signor Brutto Ceffo Carogna? Non è logico! Se vogliamo dire che tale Signor Brutto Ceffo Carogna sia il Maschio Alfa – come si dice in antropologia – messo a capo del branco appunto perché dotato delle caratteristiche “migliori”, possiamo dirlo e contestarlo, ma poi? C’è un ragazzo in carcere, non napoletano, accusato di aver sparato anche se, guarda caso, il guanto di paraffina non ha dato risultati soddisfacenti. E noi ancora a parlare di Mister Brutto Ceffo Carogna, di Forcella, di camorra? Allora è proprio e solo un gioco del potere! Anestetizzando l’Italia con la merda di Napoli, si fa dimenticare un paese alla deriva, uno sport (perché, è ancora uno sport?) schifoso, la merce che invade tutto, gli Ultras di tutta Italia che fanno schifo quanto i brutti ceffi napoletani.  

Altro che vittimismo! E’ chiaro che Napoli è sotto attacco e che si giustifica il tutto con la Camorra (che non significa nulla). Ragioniamo: la Camorra e gli Ultras del Napoli sono una cosa sola e delinquenziale mentre i calciatori-società-presidenti-sport-calcio-Olimpiadi che sono costate miliardi sono acqua santa? E’ una idiozia! Vorrei dire di più, ma mi son ripromesso di mostrami moderato nei toni, nelle parole, nelle azioni.  Se il Signor Carogna (che non mi è assolutamente antipatico a livello ideologico!) ha trattato o meno non fa nessuna differenza: negli ultimi decenni ho visto decine di campi di calcio assediati dagli Ultras (odio questo termine!), chiamati a trattare: se ne è parlato per 10 minuti, poi più nulla. Se non erro, l’ultima volta è stato a Genova! Ma con Napoli è diverso e vi spiego il perché: resta incomprensibile anche a  molti napoletani come A Carogna possa, come un eccellente direttore d’orchestra, dirigere 2000 idioti inviperiti ed eccitati da un “gioco” ormai per pervertiti! 

A Carogna o chi per esso, a prescindere dal poliziotto ucciso appuntato sulla oscena maglietta, trasuda forza non perché è un delinquente Ultras ma perché è dinamico, animalesco, più intelligente della media. Apologia di un mafioso? Ma non nascondiamoci dietro una idiozia: io detesto le apologie e reprimerei con molta forza A Carogna e gli altri. Ma costui emerge non per delinquenza ed adesso, capro espiatorio, paga per qualcosa che ha fatto sì, ma specialmente per qualcosa che non ha fatto. 

Antonio De Robbio